Tartufo bianchetto di Norcia

Bianchetto o Marzuolo di Norcia

È possibile distinguere le due tipologie grazie all’odore emanato, anche se quello del bianchetto all’inizio è più tenue e piacevole, con la raggiunta maturazione diventa molto forte, sicuramente ben distinta dal delicato equilibrio che caratterizza il profumo del Magnatum.
Il bianchetto cresce in simbiosi con boschi di latifoglie e conifere, come pini, faggi e roverella, in tipi molto vari di terreno, sabbioso-limoso, calcareo-argilloso o sabbioso come nei litorali, ma nel periodo estivo si può trovare anche su terreni molto asciutti.
Il periodo di raccolta del tartufo bianchetto va da Gennaio a Marzo, ma la stagionalità varia a seconda delle zone di raccolta. Tra le razze di cani tartufai, una delle più indicate per la ricerca del bianchetto, in considerazione delle caratteristiche del terreno di raccolta, è senza alcun dubbio il lagotto romagnolo, dotato di un eccezionale olfatto, nonché molto agile e veloce, il mio Riccio ha un ottimo fiuto per il bianchetto.
In tavola è sicuramente un prodotto del tutto raffinato, come quello pregiato, esprime il meglio di sé affettato crudo sulle pietanze ancora calde, in quanto la temperatura del piatto favorisce lo sprigionarsi dei suoi aromi.
Da cavatore non posso che consigliarvi di provarlo in abbinamento con mantecature di salse, per i primi piatti a base di burro e formaggio, evitando di utilizzarlo nelle cotture ad alte temperature, che lo priverebbero del suo particolare aroma.
Periodo di cava: dal 15 gennaio al 15 aprile.
Tartufo bianchetto di Norcia